Il santuario della Madonna del Monte


Luogo solenne e magico


Luogo solenne e magico, dove la vegetazione cresce rigogliosa, e i castagneti che lo adornano donano riparo e freschezza creando meravigliosi giochi di luce e colore.


Il santuario della Madonna del Monte è raggiungibile a piedi, in mezz’ora circa, camminando lungo una via lastricata medievale, chiamata “Via Pomontinca”, che univa Marciana al resto territorio ad occidente. Questa, contrassegnata con la sentieristica numero 103, è caratterizzata dalla presenza di quattordici tabernacoli, ognuno dei quali rappresenta una stazione della via crucis, attestando l’uso del santuario come meta di pellegrinaggio da parte della popolazione locale.

Immerso nel verde ed incorniciato in lontananza dal maestoso blu del mare, al santuario della Madonna del Monte si accede mediante una scalinata granitica di ingresso, che si apre su una piazza antistante, anch’essa realizzata con blocchi granitici, dove è possibile sostare e fare pic-nic godendosi un suggestivo ambiente naturale.

Del complesso fanno parte, un Romitorio e cioè un’abitazione annessa al santuario dedicata agli addetti alla custodia del luogo; ed una Chiesa che, originariamente edificata in stile romanico pisano, presenta di fronte all’entrata un’esedra arricchita da tre fonti di acqua sorgiva, chiamata “teatro delle fonti”.

L’emozione che questa struttura così ben integrata all’ambiente naturalistico dona è unica. Difficile descrivere la sensazione che questo luogo così magico trasmette; una quasi totale immersione nel silenzio viene arricchito dal solo rumore dell’acqua che scorre e dalle fronde degli alberi mosse dal vento.

Fra i vari personaggi di importanza storica come San Paolo alla Croce che, ripetutamente, nel XVIII visitò l’Isola d’Elba ed in particolare Marciana e la Madonna del Monte, non possiamo non nominare l’imperatore Napoleone Bonaparte il quale decise di trascorrere una parte dell’estate del 1814 proprio nel santuario.

Proseguendo il cammino sul sentiero 103 è possibile raggiungere altre chiese, che un tempo, quando ancora Pastori e Contadini lavoravano in questi luoghi, scandivano con il suono delle campane la vita e le abitudini delle persone.

San Bartolomeo e San Benedetto, oggi purtroppo ruderi, vi aspettano nella valle di Chiessi in attesa di essere riscoperte.